Come vengono utilizzati gli spazi della scuola? Come vengono modificati per consentire di svolgere al meglio le attività quotidiane?
Vediamo che il rapporto tra architettura e pedagogia non si limita alla fase progettuale di un nuovo edificio scolastico o di spazi educativi (dove il progettista acquisisce la visione didattica e il progetto pedagogico della scuola, oltre al contributo della comunità scolastica e territoriale), ma continua anche nel momento in cui questi spazi vengono occupati, vissuti giorno dopo giorno nelle attività quotidiane della scuola.
Nell’ambito di questo legame tra architettura e pedagogia trova quindi spazio l’uso che viene fatto degli ambienti e la necessità di un progetto educativo che dia senso all’abitare in chiave didattico-pedagogica.
Il volume “Architetture educative” a cura di Giuseppe Moscato e Leonardo Tosi, che vede il coinvolgimento del gruppo di ricerca sulle architetture scolastiche, propone l’esperienza di 15 scuole italiane di recente costruzione con uno sguardo particolare all’utilizzo e all’adattamento degli spazi educativi in rapporto alle attività didattiche che vengono svolte quotidianamente.
Per raccontare le esperienze delle singole scuole è stato realizzato un protocollo di documentazione che fa ampio uso della fotografia e che propone una lettura didattico-pedagogica dell’ambiente di apprendimento e la sua rispondenza rispetto alla visione didattica e al progetto pedagogico della scuola.
Si intende qui riproporre i 15 casi di scuole arricchendoli di ulteriori materiali in un viaggio virtuale attraverso gli ambienti innovativi di ciascun edificio.
A cadenza bisettimanale verrà pubblicata la documentazione di una scuola, completa di: video di presentazione a cura degli autori, scheda tecnica, documentazione fotografica e approfondimenti testuali, oltre alla versione scaricabile del capitolo del volume.
Le scuole presentate sono: