Per chi è abituato ad entrare in una scuola primaria come ce ne sono ancora tante, fa uno strano effetto visitare l’Enriques Agnoletti di Bagno a Ripoli: i bambini che circolano liberi in coppia o a piccoli gruppi nell’ampio spazio, restituiscono immediatamente un clima di tranquillità e di responsabilità collettiva. 

Il gruppo di ricerca di INDIRE che si occupa di ambienti di apprendimento ormai da più di dieci anni, sostiene che l’innovazione, per essere tale, non può rinunciare ad una rivisitazione concettuale degli spazi scolastici. L’ambiente è il contesto entro il quale gli studenti consolidano la crescita della propria personalità e delle conoscenze che presto si trasformeranno in competenze. In altre parole l’ambiente ha il potere di stimolare la relazione e l’apprendimento. Per questo la scelta delle e dei docenti, durante la fase di partecipazione che ha dato vita al progetto architettonico della scuola, si riassume al primo colpo d’occhio appena si entra a scuola: dalla zona accoglienza allo spazio comune della biblioteca diffusa. Non si tratta solo di una scelta di carattere estetico, è evidente la volontà di trasmettere un’idea di comunità che precede un’accurata organizzazione degli ambienti di apprendimento. Quando si dice che i bambini e i docenti abitano la scuola, vuol dire esattamente questo: incontrarsi, lavorare insieme, leggere e scrivere in autonomia secondo un ritmo naturale. In questa scuola si respira un profondo rispetto delle necessità dei bambini. Sono importanti le attività che richiedono attenzione e concentrazione, tanto quanto il loro bisogno di muoversi liberamente, seppure dentro la cornice degli impegni stabiliti durante il circle time che si svolge ogni mattina alle panchine, appena i bambini entrano in classe. 

L’altro ambiente comune è l’Agorà, il nucleo centrale della scuola. Uno spazio flessibile in grado di ospitare più di una classe e dove è possibile svolgere attività focalizzate sulla sensorialità e il movimento del corpo: il teatro, la musica, la danza. L’agorà è anche lo spazio dell’incontro dell’intera comunità, le sedute morbide possono essere agilmente posizionate per creare una platea di ascoltatori, gruppi di lettura in occasione di mostre dedicate ai libri e ancora mostre fotografiche e artistiche.

Le classi sono organizzate secondo il modello della Scuola Comunità di Bagno a Ripoli, ispirata alla Didattica attiva e guidata dal 1962 al 1990 dal Direttore Didattico Marcello Trentanove. In ogni classe ci sono le panchine, le buchette e i tavoli per starci almeno in quattro e usati per l’ora del pranzo, tutto ovviamente in chiave innovativa, dove non mancano i dispositivi tecnologici per uso didattico. Inoltre le classi hanno tutte un’uscita verso l’esterno che risponde alla necessità di estendere lo spazio d’azione, tanto da considerarla a tutti gli effetti un’aula Plus. Ma l’esterno non si limita alla porzione di spazio dedicata ad ogni classe: la zona che precede l’entrata principale è utilizzata per attività informali, inclusa la classica ora di ricreazione, mentre alle spalle si fa lezione, si coltivano e si curano le piante.

L’Enriques Agnoletti è il frutto di un lungo lavoro partecipato tra la Dirigente Scolastica, i docenti e il Comune di Bagno a Ripoli che ha creduto fino in fondo in un progetto innovativo che guarda non solo al presente, ma anche e soprattutto al futuro.

Di Giuseppe Moscato


Foto Scuola Primaria Enriques Agnoletti – Bagno a Ripoli (Foto archivio architetture scolastiche)

Tipologia: Studio di caso

Inclusione
Spazi educativi