Ispirata ai principi dell’architettura organica vivente, la scuola dell’Infanzia di Cardano al Campo è pensata come un edificio dove tutti gli elementi dell’ambiente costruito (spazio, forma, colori, materiali) concorrono a formare un luogo per la crescita.

L’ingresso principale

Erede della filosofia di Rudolf Steiner, l’architettura organica vivente propone il ripensamento dell’attuale pratica del costruire sulla base di un’attenzione profonda ai bisogni della persona umana nella sua completezza: materiali, psichici, emozionali e spirituali. In questo senso la scuola, come ambiente che contiene la vita in divenire, rappresenta una sfida particolarmente importante. A ciò si aggiunge il ruolo che l’inserimento dell’edificio scolastico riveste a livello urbano, dove è chiamato a diventare una nuova polarità.

La trama ‘narrativa’ della composizione si articola in una successione di episodi che si rapportano sia all’esterno che agli interni. I muri si incontrano secondo angoli aperti, generando spazi dalla forma morbida aggregati secondo schemi che ricordano quelli delle forme generate dai processi naturali.
La successione degli ambienti, insieme ai colori – altro elemento fondamentale della progettazione – crea un paesaggio multiforme ed accogliente: l’angolo retto non domina più.
Anche dall’esterno è leggibile la pianta mossa e variata, articolata in volumi plasticamente contrastanti dove si aprono finestrature dalla linea insolita e dinamica.
L’insieme delle coperture raccorda il tutto rafforzando il movimento e contribuendo ad ottenere un generale effetto di rivitalizzazione dell’area circostante.

Il pavimento alla palladiana usato per i disimpegni accentua la percezione
del flusso dinamico dello spazio

Un progetto che mira ad un’alta qualità ambientale, fondata su una visione globale del rapporto tra uomo e architettura e sulla ricerca di una sintesi tra tutti i bisogni della persona umana.

‘Tutto il progetto è improntato alle concezioni dell’architettura organica vivente in cui, tra le altre cose, è particolarmente curato il rapporto tra architettura e uomo, sui tre livelli di realtà corporea, animica e spirituale. Ciò si esprime in tutte le scelte che danno qualità allo spazio, al colore, alla forma, al materiale da costruzione’.

Pianta piano terra

Architettura organica vivente

Riferendosi alla filosofia di Rudolf Steiner, l’architettura organica vivente traccia un parallelo tra l’attività del costruire e le quattro dimensioni vitali dell’esistenza umana. Più precisamente alla dimensione fisica corrispondono i materiali e la struttura dell’edificio, alla dimensione vitale la forma e le volumetrie, alla dimensione psichica la luce, il colore e il linguaggio stilistico ed alla dimensione spirituale lo spazio e l’identità della funzione.

Le finestre hanno un taglio irregolare e dinamico

L’architettura, se vuole esprimere tutti i contenuti dell’essere umano e mettersi al servizio delle sue necessità, dalle più pratiche a quelle più elevate, deve dialogare con queste dimensioni e da esse attingere per sviluppare le proprie potenzialità.

Relazionandosi con la dimensione vivente del mondo l’architettura organica vivente propone per lo spazio abitato l’uso di forme più simili a quelle generate dai processi formativi che operano in natura – e si contrappone decisamente alla ‘dittatura dell’angolo retto’, che tanto domina gli ambienti contemporanei.
Dall’architettura organica vivente arriva quindi un importante invito a riflettere sul significato di costruire sostenibile che in genere, da questo punto di vista, non coglie…

… il nocciolo del problema, perché … lo affronta da un punto di vista tecnicistico e materialistico …. Ciò che è necessario … è poter sviluppare un’immagine dell’uomo e del mondo che sia aderente alla loro vera natura più ampia e profonda. Un’immagine che consideri la realtà e … si estenda alla sua dimensione non materiale … soprasensibile e spirituale. Oltre ai fattori fisici … oltre agli elementi di igiene e salute edilizia … è necessario andare oltre, perché tutto ciò oggi è assai insufficiente per costruire un’architettura che sia veramente per l’uomo e di conseguenza realmente anche per la natura, per il mondo.

Rivitalizzare l’area

L’area destinata alla scuola – un lotto stretto e lungo a ridosso del centro storico – presentava diverse difficoltà ed ha costretto ad un intervento esteso in lunghezza. Per questo motivo il progetto ha adottato forme varie e movimentate, evitando così l’effetto ‘barriera’ che avrebbe avuto una stecca rigida e lineare.

I tre lotti, di cui per il momento è stato realizzato solo il primo, si sviluppano in continuità creando slarghi, nicchie e sporgenze e offrendo l’immagine di un insieme coerente ma articolato, che rivitalizza l’intera zona.

Pianta piano primo

Esterni e porticato

Rivestimento ligneo all’interno del portico
Panoramica del fronte sud
Anche la scala di sicurezza è stata oggetto di uno studio attento

L’esposizione delle aule, aperte verso sud, è mediata da un portico coperto, che filtra l’esperienza dell’ambiente raccolto delle aule con quella dello spazio aperto del giardino. Il blocco servizi, concentrato nella zona ovest del fabbricato, è l’unico punto che si sviluppa su due piani.

Il porticato delle aule ha una parte scoperta che ne denuncia la struttura

Aule

La parte didattica, costituita per il primo lotto da tre sezioni di scuola materna, si sviluppa tutta in orizzontale, al piano terra, lungo i due fronti nord-sud.
Le tre sezioni, con le aule affacciate prevalentemente verso meridione, comprendono tutte  un vano per il riposo ed una zona servizi, e comunicano direttamente con l’esterno attraverso ingressi indipendenti.

Ogni sezione è dotata di un vano per il riposo e di servizi igienici autonomi

Interni

Oltre alle aule, la scuola comprende uno spazio multifunzionale ed un ampio ambiente che ospita la mensa.
Lo spazio mensa, sviluppato in lunghezza, è ritmato da portali trasversali in cemento armato.
La forma allungata è agevolmente divisibile in tre parti, ognuna indipendentemente accessibile dall’esterno.

Il doppio volume dell’aula comune visto dall’esterno e dall’interno

In questo modo è possibile non solo creare spazi per il pranzo più contenuti e vivibili, ma anche utilizzare agevolmente la sala per manifestazioni extrascolastiche.

Spazi per la crescita

Le tre aule di sezione, piuttosto ampie, presentano una forma tondeggiante segnata da un andamento poligonale con i lati leggermente arcuati verso l’esterno. Questa conformazione è motivata dalla volontà di creare uno spazio accogliente e protettivo per i bambini.
La forma a pianta centrale ed il perimetro segmentato delle aule facilitano la divisione degli spazi interni in ambienti più piccoli, attuabile tramite gli arredi o eventuali tramezzature mobili.

Scuola e accoglienza

La tipologia del fabbricato riprende in parte alcuni caratteri dell’architettura domestica tradizionale della zona – con tetti a falde, ampiamente sporgenti e coperti in laterizio – traducendola però con una certa libertà interpretativa e risolvendola in una forma originale e dinamica.

Ingresso secondario

Una certa ‘familiarità’ delle forme è motivata dal fatto che, osservando il processo di crescita dei bambini, si può notare come, accanto alla spinta ad esplorare, a questa età sia forte il bisogno di riferimenti e di comportamenti imitativi.
Per lo stesso motivo all’interno delle aule il controsoffitto riprende l’andamento a capanna del tetto, in modo da rafforzare la percezione di un ambiente accogliente e protettivo.

Paesaggio luminoso

Secondo la pedagogia steineriana il processo di adattamento del bambino al mondo esterno, nel primo settennio di vita, deve svolgersi in modo graduale e misurato “in consonanza con la formazione parallela del suo organismo e della sua interiorità”.

Al fine di “non esporre i piccoli ad un’esperienza troppo precocemente proiettata verso il mondo fisico esteriore” le aperture finestrate, pur ampie, non sono eccessivamente estese.
Così l’ambiente interno, pur luminoso e aperto verso il giardino, mantiene il carattere di una certa intimità.
Allo stesso modo è importante realizzare per il bambino – sia tramite fonti artificiali, sia tramite la luce naturale – un paesaggio luminoso localizzato e variato, che comprenda anche zone di penombra e luce moderata.

L’insieme deve essere dominato dalla luce solare con le sue variazioni sfumature, mentre è da evitare l’illuminazione artificiale eccessiva e omogenea.

Colori

In relazione all’età dei bambini ed al ruolo fondamentale che il colore gioca negli ambienti, sono state scelte tinte calde e luminose (giallo, arancio, rosso) distribuite negli spazi anche a seconda della funzione di destinazione e opportunamente dosate con i rispettivi colori complementari.

Colore nel doppio volume del blocco uffici e servizi

Il colore, in particolare degli interni, è stato oggetto di uno studio molto approfondito, ispirato ai criteri pedagogici steineriani ed alla teoria dei colori di Goethe.
Il risultato è un ambiente particolarmente gradevole e stimolante.

Relazione con il contesto

L’inserimento ambientale nel contesto è uno dei punti di forza del progetto.

Per evitare l’effetto di chiusura che avrebbe suscitato un corpo lineare, i volumi sono stati articolati secondo forme variabili sia in pianta che in copertura. Lo studio per lo spazio esterno, oltre alla sistemazione del giardino della scuola, ha portato a proporre all’amministrazione il completamento dell’intervento con la sistemazione dell’area intorno a verde pubblico e parcheggi.

Strategie energetiche

Sistemi passivi
I tamponamenti esterni sono in laterizio porizzato con qualità bioedili, con spessore adeguato ai requisiti di un efficace isolamento termico.
Riscaldamento
È realizzato tramite pannelli radianti a pavimento. La bassa temperatura di esercizio (26°-27°) evita i problemi legati al sollevamento delle polveri e consente un risparmio dei costi di gestione.

Comfort e salute

Pavimentazioni
Nelle aule i pavimenti sono in legnoal naturale, mentre nella sala mensa/multifunzionale e nei disimpegni sono in mosaico alla palladiana, con marmi di varie pezzature e colori.
Infissi
Tutti gli infissi interni ed esterni sono in legno al naturale.
Illuminazione artificiale
La configurazione delle reti di distribuzione non presenta anelli chiusi ma schemi ‘a stella’, che evitano l’insorgenza di campi elettromagnetici addizionali.
Illuminazione naturale
In ogni zona è assicurata l’illuminazione naturale, anche tramite lucernari aperti nelle zone più interne di aule o corridoi.
Comfort acustico
Tutte le aule sono controsoffittate con pannelli in cartongesso di tipo ecologico, dotati di caratteristiche fonoisolanti.
Ventilazione naturale
La ventilazione è totalmente naturale, favorita dalla dimensione relativamente contenuta del corpo di fabbrica che favorisce il passaggio diretto dell’aria.
Materiali
Per gli intonaci esterni e interni è stata utilizzata malta mista a calce naturale.

Di Maria Grazia Mura


Referenze

Scuola materna a Cardano al Campo, Varese
Struttura in tre lotti per un totale di 267 bambini
Ubicazione: via S. Francesco, Cardano al Campo, Varese

Progetto architettonico e degli arredi: arch. Stefano Andi, Milano
Strutture: Studio ing. G. Bergonzi, Tradate 
Impianti elettrici: Studio p.i. Giancarlo Bacchin, Gallarate
Impianti termo idrauliciStudio termotecnica Salzillo, Cardano al Campo
Verde: p. agr. Paolo Pistis, Ferrara
Geologo:dott. Carlo Lurati, Parè (Como)
Consulente bioarchitettura: prof. Mario Biganzoli
Computi metrici estimativi generali e D.L. generale: geom. Edoardo Pinelli, Gallarate
Superficie coperta: circa 1000 mq. (1° lotto)
Costo: 1.200.000 Euro circa (1° lotto)
Fine lavori: giugno 2003 (1° lotto)
Questa sezione è tratta dai materiali forniti dall’arch. Stefano Andi (formaeflusso@libero.it), che ringraziamo.
Le citazioni in corsivo virgolettato sono tratte da: Andi, Stefano, Architettura Organica Vivente, Esselibri, Napoli, 2005.
Le foto sono dell’arch. Stefano Andi.bibliografia e sitografiaProgetto architettonico e degli arredi: arch. Stefano Andi, Milano
Strutture: Studio ing. G. Bergonzi, Tradate 
Impianti elettrici: Studio p.i. Giancarlo Bacchin, Gallarate
Impianti termo idrauliciStudio termotecnica Salzillo, Cardano al Campo
Verde: p. agr. Paolo Pistis, Ferrara
Geologo:dott. Carlo Lurati, Parè (Como)
Consulente bioarchitettura: prof. Mario Biganzoli
Computi metrici estimativi generali e D.L. generale: geom. Edoardo Pinelli, Gallarate
Superficie coperta: circa 1000 mq. (1° lotto)
Costo: 1.200.000 Euro circa (1° lotto)
Fine lavori: giugno 2003 (1° lotto)
Questa sezione è tratta dai materiali forniti dall’arch. Stefano Andi (formaeflusso@libero.it), che ringraziamo.
Le citazioni in corsivo virgolettato sono tratte da: Andi, Stefano, Architettura Organica Vivente, Esselibri, Napoli, 2005.
Le foto sono dell’arch. Stefano Andi.

Bibliografia e sitografia

Andi, Stefano, Architettura Organica Vivente, Esselibri, Napoli, 2005
Oleotto, Eleonora (a cura di), Edifici scolastici ecocompatibili, Edicom Edizioni, 2006

Bibliografia essenziale sull’impulso dato da Rudolf Steiner verso l’architettura (si ringrazia l’arch. Stefano Andi):

Steiner, Rudolf, Linee fondamentali di una gnoseologia della concezione goethiana del mondo, in “Saggi filosofici”, Editrice antroposofica, Milano, 1990
Steiner, Rudolf, Verso un nuovo stile architettonico, Editrice antroposofica, Milano, 1979 (esaurito e ristampato sotto il titolo di: E l’edificio divenne uomo, Editrice antroposofica, Milano, 1999)
Steiner, Rudolf, L’arte alla luce della saggezza dei Misteri, Editrice antroposofica, Milano, 1987
Steiner, Rudolf, L’essenza dei colori, Editrice antroposofica, Milano, 1992
Steiner, Rudolf, Storia dell’arte, specchio di impulsi spirituali, I II III IV V, Editrice antroposofica, Milano, 19921997
Steiner, Rudolf, L’edificio di Dornach, Editrice Arcobaleno, Oriago di Mira (VE), 1989
Steiner, Rudolf, Arte e conoscenza dell’arte, Editrice antroposofica, Milano, 1998
Steiner, Rudolf, La missione universale dell’arte, Editrice antroposofica, Milano, 1999
Goethe, Wolfgang, La teoria dei colori, Editrice ‘Il Saggiatore’, 1980
Biesantz Hagen, Klingborg Arne, Il Goethenaum. L’impulso di Rudolf Steiner nell’architettura , Edizioni ‘Il capitello del sole’, 1992
Leti Messina, Vittorio, L’architettura della libertà, editrice L.U.Japadre, L’Aquila 1976 (esaurito)
Leti Messina, Vittorio, Rudolf Steiner architetto, editrice ‘Testo e immagine’, Torino 1996
Day, Christopher, La casa come luogo dell’anima, Edizioni RED, Como, 1993
Architettura, design, natura, Edizioni Nuove Iniziative, Milano 1996
Un’ architettura per l’uomo. Incontri introduttivi all’architettura organica vivente, 30 conferenze e tre laboratori artistici, a cura del ‘Forum Internazionale Uomo e Architettura, Sezione Italiana/Gruppo di Milano di Architettura Organica Vivente (Ediz. Dattiloscritta)
Rivista notiziario del Forum Internazionale Uomo e Architettura (in tedesco e inglese)
Andi, Stefano, Spunti di storia spirituale dell’architettura moderna, in “Rivista di Antroposofia”: nn. 21992; 31992; 11993; 51993; 61993; 41994; 51994; 11995; 21995; 51995; 61995;11996; 51996; 61996; 11997-1998-1999-2000)
Andi, Stefano, Architettura organica, in ‘Dizionario dell’abitare naturale’, di Maurizio Corrado, Xenia Edizioni, 2001
Andi, Stefano, Una nuova architettura per l’educazione alla libertà, in ‘Nella libertà educare alla libertà, Documenti della manifestazione internazionale di Bologna del gennaio 2000, Edizioni Pensa Multimedia, Lecce, 2001
Andi, Stefano, Architettura organica vivente: un ritratto, su ‘L’Architettura Naturale’, mar 2004, numero monografico dedicato all’architettura organica vivente
Andi, Stefano, Il seme scuola, su ‘Arte dell’Educazione’, n.6, 2005

Forme dinamiche, colori vitalizzanti e spazi dal profilo morbido e irregolare, per interpretare l’edificio scolastico come spazio per la crescita

Tipologia: Studio di caso

Multifunzionalità