Moving School 21scuola in movimento, è un progetto che vuole contribuire a ripensare i tempi e gli spazi della scuola promuovendo il movimento come fattore che porta a migliorare tutto l’insieme della vita scolastica.

Il progetto, motivato all’inizio soprattutto dalla necessità di promuovere la salute dei bambini, ha origine alla Freie Universitat di Berlino e prende forma definitiva con il contributo dell’università di Venezia, che ne sviluppa in particolare gli aspetti legati alla partecipazione e alla relazione tra bambini e città. Al progetto aderiscono anche altre tre università europee. Il richiamo ad Agenda 21 locale ricorda i principi di educazione all’ambiente e sostenibilità, ma soprattutto la partecipazione, adottata come modalità principale di lavoro con i bambini.

In MS21 la progettazione partecipata contribuisce fortemente a ridare senso ai luoghi, attribuendo importanza centrale alla loro gestione.
Ri-significare vuole dire lasciare sempre spazio al miglioramento, anche accettando di procedere per piccoli passi: la limitatezza eventuale delle risorse pone limiti materiali ma non sostanziali, né è in grado di fermare il processo.

MS 21 propone interventi su tre livelli, tra loro legati e connessi all’edificio scolastico: lo spazio interno – in particolare l’aula e la sua gestione – i cortili, e i percorsi urbani all’intorno. Mettendo insieme più dimensioni di vivere lo spazio, attua un processo di ri-significazione e appropriazione di senso che si costruisce dal basso attraverso le nuove modalità di gestione e la partecipazione alla progettazione.
tre livelli si implementano tra loro: le attività di movimento proposte all’interno della scuola, oltre a favorire il benessere, migliorano la percezione e la consapevolezza spaziale nei bambini e di conseguenza le loro capacità nella progettazione partecipata dei cortili e dei percorsi urbani.

L’organizzazione degli spazi interni ed esterni alla scuola e la sperimentazione di attività che promuovono la salute e il movimento influenzano il benessere di bambini e insegnanti e migliorano il rendimento scolastico.

Gli arredi permettono di rimodellare la classe e consentono posture diverse. Promuovere la cultura del movimento significa andare a scuola anche con il corpo.

Il progetto

Moving School comprende sia attività di movimento da svolgersi all’interno dell’aula, sia proposte di una più generale modifica dello spazio didattico come moving lesson. In taluni casi vengono utilizzati arredi speciali – come tavoli bassi o sedute – studiati per consentire posizioni diverse e favorire il movimento. Altre proposte comprendono attività da svolgersi in spazi appositamente preparati all’interno della scuola con attrezzature di arrampicataorizzontale, oppure esperienze di costruzione libera di situazioni spaziali, realizzate con un kit di strumenti speciali integrati da materiali diversi. Includere la dimensione corporea nello stare a scuola rivela attenzione verso l’andamento della curva attentiva dei bambini, che non è costante, ma segue un andamento discontinuo, con fasi alte e basse.

Cortili scolastici

Uno dei focus del progetto è l’intervento sui cortili scolastici. Sullo spazio esterno della scuola è possibile realizzare interventi piccoli ma molto significativi nei termini di partecipazione dei bambini e nei termini di significazione degli spazi.

Dalle idee, al progetto, alla realizzazione – Buschgraben Berlin

Anche con mezzi limitati, i bambini intervengono sugli spazi attraverso la progettazione partecipata.

La città

Altro focus del progetto è la ri-significazione degli spazi urbani. Affinché sia efficace e autentica, la partecipazione dei bambini deve essere sostenuta sotto molti aspetti, fino a comprendere anche  attività di esplorazione e scouting urbano. Qui i piccoli sono chiamati a individuare criticità e punti forti dell’ambiente e a descriverli realizzando speciali mappe e cartografie.

MS 21 prevede la progettazione di percorsi casa-scuola, caratterizzati anche attraverso l’individuazione di aree speciali di aggregazione dislocate lungo la strada. Andare a scuola a piedi può infatti sembrare privo di convenienza se il percorso non viene percepito come dotato di qualche interesse: da queste considerazioni – venute dai bambini – nasce l’attenzione verso lo svolgersi degli itinerari e la decisione di attuare microinterventi ad hoc. La realizzazione dei percorsi, che rappresentano esperienze di mobilità sostenibile e di cambiamento reale, prima di essere vagliata dai tecnici comunali viene testata attraverso azioni di simulazione. Il quartiere viene ‘vestito’ da simboli e segnali disegnati dai bambini, che identificano non solo gli itinerari ma anche gli elementi significativi distribuiti nello spazio.

Spazi e movimento

Il progetto propone delle attività studiate per restituire presenza al corpo all’interno della scuola attraverso attività di movimento che stimolano la creatività, le abilità corporee e la cooperazione.

In completa autonomia i bambini dispongono le attrezzature ogni volta in modo diverso

Il moving è connesso anche alla promozione dell’autonomia: le esperienze proposte arricchiscono la percezione dello spazio, e di conseguenza generano nei bambini idee più ricche e significative per migliorarlo. Le attività vengono affiancate alla progettazione didattica, portando in primo piano il corpo e il movimento.
La modalità cooperativa stimola l’acquisizione di comportamenti collaborativi, mentre l’insieme delle proposte è in grado di sostenere diversi apprendimenti: da quelli di tipo scientifico a quelli di tipo linguistico.

Salute e apprendimento

Nato anche dal desiderio di costruire azioni integrate per limitare l’obesità infantile, il progetto mira a costruire un profilo di salute degli apprendimenti a scuola. Con l’aiuto della ASL locale i bambini vengono sottoposti a controlli all’inizio ed alla fine del percorso, e il loro rendimento scolastico viene comparato con quello degli alunni che non partecipano al progetto.

La corporeità entra a scuola anche come promozione di un apprendimento che sostiene la salute, mettendo al centro il bambino in tutte le sue esigenze e dimensioni

Spazi e strumenti

Cantiere In Movimento comprende un’attrezzatura di base in legno, realizzata come prototipo per l’Italia dagli allievi di una scuola professionale. A questa vengono aggiunti materiali semplici e poveri come stoffe, gomme di camion, tubi. Attualmente l’attrezzatura viene prodotta da una eco azienda del Meta distretto veneto della Bioedilizia che ne gestisce la distribuzione.

Il progetto comprende 4 proposte principali: le modifiche degli arredi della classe e l’introduzione di attività fisiche durante le lezioni (moving lesson), le attività realizzate con due strumentazioni di base (Cantiere in Movimento e Orizontal Free Climbing), gli interventi sugli spazi esterni e lo studio dei percorsi casa-scuola. Le attrezzature di base – accompagnate da un manuale che aiuta ad individuarne l’uso migliore – sono studiate in modo da favorire tutti i possibili agganci con la didattica. Attraverso il corpo, le attività sviluppano nei bambini una diversa consapevolezza e un diverso rapporto con lo spazio.

Orizontal Free Climbing permette attività che aiutano a conoscere il proprio corpo, ad essere consapevoli del peso, a sperimentare i propri limiti.

Scuola e spazio urbano

Lo spazio urbano intorno all’edificio scolastico e i percorsi casa-scuola – ri-significati dalla progettazione partecipata con i bambini – diventano occasione di apprendimento e si collegano allo spazio scolastico.

Dalla collaborazione tra urbanistiarchitetti e pedagogisti è nata una riflessione sulla qualità dello spazio educativo e dello spazio urbano. Lo spazio semplicemente ritagliato per i bambini all’interno della città finisce per non cambiare la loro condizione di ‘prigionieri’ e in fondo accompagna la situazione attuale, che vede tutto l’ambiente urbano dominato dal potere dell’automobile, dai suoi tempi e dalle sue esigenze. Al contrario, le proposte di mobilità sostenibile mirano ad azioni di trasformazione che, seppur piccole, contengono un principio rivoluzionariorendere la città funzionale e godibile anche ai bambini, alla loro percezione e alla loro corporeità.

Il ruolo dei bambini

Nel progetto è centrale il ruolo dei bambini: le tecniche di realizzazione dei processi partecipativi vengono curate con un lavoro approfondito e sistematico, per evitare il rischio di risposte stereotipate o troppo orientate dagli adulti.

Pannello di sintesi delle osservazioni dei bambini – Buschgraben – Berlin

Preservare l’autenticità della partecipazione è uno degli obiettivi del progetto. Da qui la scelta di sostenere un’accurata formazione degli adulti coinvolti e lo sforzo di adottare metodi e strumenti che incoraggino la consapevolezza e la creatività dei bambini.

Il progetto affronta anche un’altra tematica molto importante ma spesso poco considerata: la valutazione nel tempo delle esperienze di progettazione precedenti, e si pone il problema di come le trasformazioni possano essere accolte dai bambini che arrivano a scuola negli anni successivi. Le attività di Cantiere in Movimento e Orizontal Free Climbing, stimolando i bambini a nuovi rapporti con lo spazio, aumentano la consapevolezza e fanno sorgere nuove idee che danno spessore alla loro partecipazione, concentrata prevalentemente sul ridisegno dei cortili scolastici e sulle proposte per gli spazi urbani.

Il ruolo dei docenti

Considerati nel progetto come attori principali di mediazione verso i bambini, gli insegnanti vengono sostenuti in questo ruolo attraverso una accurato lavoro di formazione.

Simulazione planning for real

La formazione dei docenti è mirata a dare strumenti per il lavoro con i bambini, sia per le attività di movimento dentro la scuola, sia per le attività di progettazione partecipata sui cortili e sulla città. Comprende anche strumenti e tecniche per l’osservazione in itinere dei processi avviati, che permettono di monitorare autonomamente e con continuità lo svolgimento dei progetti e la posizione di tutti i soggetti rispetto a questi.

Di Maria Grazia Mura


Referenze

Moving School 21 è nato da un progetto della Freie Universitat di Berlino a cui si sono aggiunte altre 4 università europee che hanno realizzato insieme due Programmi Intensivi Erasmus a Berlino (2003) e a Venezia (2004).
REFERENTI:
Berlino, Freie Universität Berlin, Germany: prof. Jurgen Liepe e prof. Stephan Riegger. 
Venezia, Università IUAV – dP: prof. Liliana Padovani, Lucia Lancerin, Raffaela Mulato.
Praga, Karls University Tchech Republic: prof. Hana Dvorakova.
Gand, University Gent Belgium: prof. Chris Drossaert.
Bath, University Bath United Kingdom: prof. Andy Board.

Nel 2005 è stato avviato un progetto Socrates Comenius cui partecipano 4 scuole primarie (Buschgraben – Berlino, Lombardo Radice – Venezia Mestre, Edmondo de Amicis – Sacile, Primary School – Trownbridge) con il coordinamento scientifico di Berlinbewegt e V., FU Berlin, Associazione Metamorphosis con il supporto dell’Università IUAV di Venezia – corso post laurea “Azione locale partecipata e sviluppo urbano sostenibile”.
Nel 2006 è stato avviato un progetto interistituzionale di ricerca intervento nella Provincia di Treviso –  cui hanno aderito scuole primarie e dell’infanzia – promosso da USP Ufficio Scolastico Provinciale Ministero della PI e sostenuto dall’associazione nazionale CAMINAdal Meta Distretto Veneto della Bioedilizia, dalla Provincia di Treviso – e nella regione di Berlino.

Referenti Moving School 21
Stephan Riegger, Moving School 21 DE, Raffaela Mulato, Moving School 21 IT

Per maggiori informazioni
info@movingschool21.it


Bibliografia e sitografia

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www.berlinbewegt.de/
www.euro.who.int/childhealthenv

Un progetto che, coinvolgendo una serie di istituzioni universitarie europee e di scuole primarie coordinate tra loro, promuove la salute, il movimento e la partecipazione, migliorando la qualità della vita e degli spazi dentro e fuori la scuola

Tipologia: Studio di caso

Movimento
Progettazione partecipata
Salute